Piazza Navona: un teatro, una fiera, un'allegria!

lunedì 26 agosto 2013

Gioacchino Belli, in un suo celebre sonetto, la paragona a una campagna, a un teatro, a un'allegria. Le mamme di Roma ci portano i bambini a passeggio, come fosse un parco giochi. Per me è, semplicemente, la più bella piazza di Roma. Uno dei pochi luoghi della città in cui ti senti veramente in pace con te stessa, in cui puoi sederti su una panchina ammirando la Fontana dei Fiumi, mangiarti un gelato in tutta tranquillità e passarci una mattina intera, se ne hai voglia.

Aveva ragione il Belli, questa piazza è un teatro. Te ne accorgi quando ti guardi in giro e vedi pittori, caricaturisti, artisti di strada. Non il rumore di una macchina e nemmeno gente nevrotica in perenne ritardo. Qui la gente passeggia e ha sempre il sorriso sulle labbra, romani e turisti, grandi e bambini. Qui gli unici rumori che si sentono sono il suono dell'acqua delle fontane, il vociare dei camerieri, il tintinnio di piatti e forchette dei bar e dei ristoranti. In quale altro luogo della città puoi goderti una situazione simile?

Un salotto, ecco cosa è Piazza Navona. Un salotto sfarzoso, dalla bellezza sonante, eppure un luogo inclusivo, per nulla scostante. Lo spettacolo barocco trova qui una dimensione intima perfetta. I palazzi, anche quelli più "importanti", hanno comunque una loro sobrietà e compostezza. Laggiù, in fondo, hanno un andamento curvo, che ricalca il profilo dello Stadio di Domiziano, e che sembra abbracciarti e accoglierti non appena ti avvicini. Ci sono terrazzini deliziosi che dio solo sa cosa pagherei per potermici affacciare.

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